All’ ultima villa (così si chiama il nostro giorno libero, quando usciamo insieme dal noviziato) prima di Natale, preparandoci alla festa, abbiamo visitato il Presepe e la mostra del museo dei frati Cappucini. Come di solito, anche adesso sono rimasto stupito di come sia ricca Genova nel suo patrimonio culturale. Anche in questo museo abbiamo potuto incontrare pitture meravigliose e preziosità culturale.
Guardando le diverse pitture e le opere d’arte ho pensato come il lavoro dell’artista ha preso forma contemplando il mistero del Natale. Se loro lo hanno vissuto il processo come una preghiera, come un incontro col sacro, o solo stavano prestando attenzione ai dettagli di costruzione? Non so, quale sia la verità, ma di sicuro che per me la visione di questi lavori si è trasformata in una preghiera.
Nella seconda stanza del museo si trova forse il più famoso presepe della città, che è il capolavoro di Carmagnola Franco Curt degli anni 30. L’artigiano, in 40 m2, con l’aiuto di 150 personaggi in movimento, racconta le profezie di Isaia, Malachia e Michea, e la storia di nascita e infanzia di Gesù.
(video – https://www.youtube.com/watch?v=66eWd5NIXSE)
Guardando il lavoro ho ringraziato per la bellezza della tradizione del Presepe, grazie soprattutto ai nostri fratelli francescani, perché abbiamo ricevuto un brillante e semplice strumento, in cui possiamo essere anche fisicamente nel mistero del Natale. Anche se lo prepariamo per la nostra famiglia, comunità o per noi stessi. Anche se ne allestiamo uno, o anche se solo ammiriamo.
In questo periodo di Natale incoraggio tutti che almeno una volta visitino un presepe. Per far sì che la visita diventi un incontro vivo con Gesù propongo il seguente esercizio.
Primo passo – preparazione dell’ incontro
Con quale animo parto?
Come un pastore? Come un re mago? Come un…?
Quali cose o chi è che io porto con me come un regalo?
Adorazione? Gioia? Gratitudine? Tristezza? Qualcuno?
Secondo passo – durante il viaggio
Che cosa, chi seguo?
Con chi mi incontro durante il viaggio?
Terzo passo – l’incontro
Guardo, contemplo la scena del presepe.
Saluto Gesù e tutti gli altri.
Dono ciò che ho portato con me.
Adesso è il tempo di conversare. Posso dire tutto ciò che è nel mio cuore.
Anche loro vogliono donarmi qualcosa?
Saluto.
Quarto passo – il ritorno
Che è successo durante questo viaggio, quest’incontro?
Che cosa ho visto, ho ascoltato, ho sentito?
Come era la conversazione con Gesù, Maria, Giuseppe e con gli altri?
C’è qualcosa di cui rendere grazie? Mi è stato regalato qualcosa?
Con quale spirito sono ripartito?
C’è qualche azione concreta che mi richiama?
Dàniel Tìmàr, novizio del primo anno