Siamo in stand-by o continuiamo a tenere acceso il play sulla nostra vita? Spesso, coi gruppi di famiglie che accompagno, ci interroghiamo su questo tema, ponendoci questa domanda. L’informazione pubblica, i dibattiti, i discorsi più quotidiani, sembrano quasi orientati a sottolineare una sospensione della vita, iniziata un anno fa e in attesa di un evento che ci faccia ricominciare da dove ci eravamo fermati. Ma, usando un pizzico di realismo, ci rendiamo conto che questa visione non regge, non è veritiera. Perché? Di fatto i nostri giorni sono andati e vanno avanti; portiamo avanti impegni; ci organizziamo alla meglio; ci ingegniamo per mitigare le varie pesantezze; riflettiamo; riscopriamo la bellezza della natura; siamo più sensibili alla solidarietà verso l’altro.
Tutto questo non è vivere? È vivere un presente, non sognato, né scontato, né programmato, ma è vivere il “qui e ora” di fatto. Non è essere in stand-by, ma un essere “diversamente attivi”, come si direbbe con un’espressione oggi molto utilizzata. Ci accompagnano momenti positivi e negativi; sentimenti di gioia, ma anche di dolore; rassegnazione e ribellione: tutto questo non è “essere vivi”? Questo era probabilmente presente anche prima che il mister covid facesse irruzione nelle nostre vite, ma per prenderne consapevolezza occorre tempo e, qualche volta, qualche evento che ci riporti alla “bella fragilità” della nostra esistenza.
Allora, continuando con la metafora del registratore, non si tratta di azionare il rewind per riavvolgere tutto e tornare al punto di partenza. E neppure schiacciare su fwd e andare velocemente alla fine, senza ascoltare per intero il contenuto del file/nastro. Piuttosto lasciamo che il play prosegua; che la nostra vita non si fermi; che non ci arrendiamo al cercare significati possibili e nuovi stili praticabili. Il presente ci sta dicendo qualcosa. Aiutiamoci gli uni gli altri a stare in ascolto, vivendo questo presente, che farà comunque parte di quanto costruiremo nel nostro futuro.
2021-03-24 P. Agostino Caletti – maestro dei novizi