Dalla mia stanza ho notato per la prima volta il tintinnio delle brocche sul carrellino tre piani di sotto. Significa che il novizio di turno sta portando l’acqua al refettorio e che manca circa un quarto all’ora di pranzo, è il momento di di fare l’Esame di coscienza, la meditazione sulla prima metà della giornata.
Appena entrato in Noviziato sono stato colto dalla sensazione di non riuscire a fare tutto. Molto strano per una persona abituata a ritmi di lavoro frenetici come me. Per altri è sembrato che il tempo fosse molto. Ognuno di noi ha sentito il tempo in maniera diversa.
Siamo diversi per formazione ed esperienza di vita. Improvvisamente ci siamo trovati vicini e abbiamo iniziato a condividere spazi, attività e pensieri. Sono tante storie, lingue e culture diverse. Io sono un tecnico informatico con quasi quindici anni di esperienza di lavoro. Altri di noi si sono appena laureati, hanno studiato economia, medicina e filosofia. Abbiamo iniziato a raccontarci le nostre vite prima del Noviziato e a discutere su quello che ci appassiona. Ricordo qualche colazione a base di Kant e di Hegel, oppure confronti appassionati sulla teologia o sulla situazione politico economica dell’Europa.
Poi sono arrivati i servizi di casa. Alcuni assegnati sempre allo stesso Novizio, altri sono a turno, come quello di servire a tavola i fratelli e portare l’acqua nelle brocche un quarto d’ora prima di pranzo. Il tempo del servizio è un tempo prezioso perché spesso siamo in coppia e c’è possibilità di conoscersi meglio. Ma il tempo non è molto e il lavoro va fatto al meglio, allora le dissertazioni su Platone e i viaggi del Papa vengono interrotti da qualche:
“Dove vanno i cucchiai puliti?”
oppure
“Io passo lo straccio dopo che hai lavato le docce.”
Ci stiamo conoscendo attraverso le attività quotidiane ed in questo è successo qualcosa di magico. Dopo qualche settimana ho notato con sorpresa (ridendoci sopra) che gli argomenti erano un po’ cambiati. Per esempio come si usa il mocho e chi era stato l’ultimo a lavare le docce? Come tagliare la verdura per la ratatouille e non far arrabbiare nessuno in cucina? Ci siamo accorti che a molti di noi sembrava di essere in Noviziato da un tempo più lungo di quello reale. Penso che il Noviziato sia una esperienza totalizzante e che stia trasformando il nostro tempo e la percezione delle cose. Ecco perchè ho sentito le brocche dell’acqua tre piani più sotto. Le cose più piccole e semplici sono diventate importanti, il rapporto con il servizio è diventato più intimo.
Ma non temete, non parliamo solo di detersivi, ancora continuiamo a discutere di libri e a farci trasportare dalle nostre passioni intellettuali. La magia non ha fatto sparire ciò che eravamo prima. La magia è stata quella di elevare l’importanza del quotidiano e la cura della casa alla importanza delle cose importanti. Ed in effetti è così se “cerchiamo e troviamo Dio in tutte le cose”.