Sacra o profana, leggera o impegnata la musica accompagna molte stagioni della vita di ciascuno di noi. In genere ogni stagione ha la sua musica, il suo cantautore o il gruppo di riferimento, e in qualche modo il gusto e il colore di alcuni ricordi intensi conducono inevitabilmente ad un motivo o ad un brano musicale, e viceversa. Dai canti di parrocchia alle schitarrate tra amici, dal cantautore impegnato ai tormentoni estivi i generi musicali riflettono a ben vedere la diversità non solo delle fasi di una vita ma anche, e qui è il caso di fermarsi a pensare, i tasselli che compongono il mosaico variegato dell’ identità personale. Credo che la rilettura o la condivisione del percorso musicale rappresenti una via di accesso tutt’altro che superficiale a strati profondi della memoria, e perciò della storia e dell’identità di ognuno.
Trovo questa prospettiva vera soprattuto per la mia esperienza personale e per la mia sensibilità. In questi primi mesi di vita comunitaria mi è capitato più volte di raccontare ai compagni di cammino pezzi della mia storia in contesti più o meno informali, nelle condivisioni più importanti o semplicemente a tavola durante i pasti. Più di una volta mi è capitato, o per meglio dire inconsapevolmente ho scelto, di tirar fuori una canzone e citare qualche verso o addirittura riprodurne il motivo. Quello che per alcuni potrebbe sembrare un espediente narrativo, per me è stato un vero e proprio momento di rivelazione: quel “pezzo” musicale era, è e forse lo sarà per sempre, un “pezzo” di me. Come non ricordare i brani di Guccini, da me tanto amato ai tempi del liceo? O i canti di Sequeri che ascoltavo da bambino in parrocchia? Se penso, poi, agli ultimi anni viene fuori un’insospettabile “anima rock” (per quelli che non mi conoscono): dai Led Zeppelin ai Coldplay, passando per i Pearl Jam.
Insomma, tutta questa varietà musicale rfilette la varietà del mosaico che sento di essere oggi, come percorso “storico” e soprattutto come personalità. Mi piace pensare che dietro questa varietà ci sia il Signore con la sua creatività, il vero Autore che crea e ri-crea ad ogni passo. Proprio come nell’esperienza del popolo d’Israele che nella memoria di una relazione trova la verità di ciò che è e può essere ancora, anche nel tempo dell’esilio: “un canto nella notte mi ritorna nel cuore:/ medito e il mio spirito si va interrognado” (Sal 77,6).
2021-03-10 Christian Lefta – novizio di primo anno