GESUITI noviziato
Noviziato della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù
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Genitori in Noviziato?

18 Apr 2023

Nel weekend 18-19 marzo 2023 sono arrivati nel Noviziato di Genova i genitori dei novizi del primo anno. In questi giorni loro hanno gustato frammenti della vita dei loro figli novizi, si sono conosciuti tra loro e hanno condiviso insieme vari aspetti. Ecco alcune delle risonanze di questi giorni ricchi di esperienze e di grazia:

„Per me l’esperienza più significativa erano gli incontri, direi che il weekend era il weekend degli incontri. Incontri col nostro figlio, con gli altri novizi e i loro genitori, con i professi gesuiti della Casa, e col Signore Gesù nell’Eucaristia. In un certo senso, il vissuto per me rievoca il Congresso Eucaristico di Budapest due anni fa.”

„Io aggiungerei i luoghi conosciuti: la cappella del Noviziato e la Chiesa delle Clarisse lì vicina. E anche l’ospitalità, ci si sentiva a casa sia col clima sincero delle condivisioni che con i cibi buonissimi dei pasti comuni.”

„L’esperienza vissuta al Noviziato dei Gesuiti a Genova è stata molto positiva e familiare. È stato importante l’incontro, il confronto, la condivisione, la convivialità con i genitori e i superiori. Abbiamo visto tutti i novizi e le loro guide molto motivati e affiatati nelle varie attività, nello studio, nella preghiera e nel servizio, percepito questo con tanta premura e dedizione. Siamo più sereni poichè abbiamo constatato l’armonia, l’affetto, la stima, la gioia che regna tra tutti. Nonostante ciò, non nascondiamo che permangono distanze, umane preoccupazioni e nostalgia. Affidiamo a Dio i nostri limiti e continueremo a pregare perché si realizzi il Suo disegno. Ringraziamo il maestro padre Agostino e quanti si impegnano, ogni giorno e con grande sacrificio, per tale finalità.”

„Dopo un viaggio piuttosto lungo da casa a Genova, ho avuto la gioia di trascorrere con i novizi e con gli altri genitori momenti di esperienza unica e di comunione fraterna, ho vissuto sia momenti di gioia nel vivere questi giorni con voi portando lode e ringraziamento a Dio, sia momenti di tristezza alla fine nel partire, ma con la speranza di rivedervi e con tanto desiderio per i prossimi momenti del vostro cammino. Mi congratulo con voi per l’esempio che avete dato scegliendo di diventare seguaci di Sant’Ignazio. Grazie ai vostri superiori e a tutti coloro che hanno partecipato all’accoglienza. Nella speranza e nella gioia di rivedervi, vi ringrazio.”

„Il nostro fine settimana a Genova è stato vissuto con tanta attesa e trepidazione in quanto desideravamo vedere negli occhi nostro figlio per capire come erano andati i primi passi in questa sua scelta di vita. Abbiamo “vissuto” in maniera speciale l’accoglienza a partire dalla preparazione della nostra stanza, dai momenti conviviali dei pranzi e delle cene e dai vari incontri informativi. I momenti di preghiera proposti ci hanno aiutato a vivere intensamente questa esperienza speciale. L’amicizia fra i novizi ci ha dato tanta gioia e speranza: vederli scherzare insieme, aiutarsi a svolgere le varie mansioni della cucina e condividere le proprie esperienze di vita, ci hanno lasciato un bel ricordo che custodiamo con affetto. Le diversità linguistiche fra noi genitori ci hanno stimolato a trovare altri modi di comunicare: il guardarsi negli occhi, il stringersi la mano, il sorriso offerto e donato hanno permesso di superare queste barriere. Desideriamo ringraziare di cuore tutta la comunità che sta accompagnando i nostri ragazzi nella loro scelta di vita.”

 

„Sono contento di aver prima conosciuto i genitori di Primož, con i quali ci siamo trovati bene sul viaggio lungo verso Genova, per rivederci con Nace. È stata un’esperienza molto bella conoscere tutti gli altri novizi, tutti bravi ragazzi, i loro genitori e i superiori e passare tempo con loro. Mi hanno colpito le loro storie, i pasti insieme, con cibo delizioso, e le sante messe. Adesso vedo che siete una buona compagnia, che i vostri superiori sono capaci, in breve, dormo più tranquillo. Insieme con le gioie però sento anche un po’ di tristezza; sto capendo che tu hai offerto te stesso al Signore e che non ci vedremo spesso in futuro.”

„Per me personalmente è stato un tempo bello, tranquillo, prezioso, questo che ho vissuto con i gesuiti. Come una sorta di ritiro o gli esercizi spirituali ai quali non era pronta, sinceramente. Mi ha sorpresa la vostra tranquillità, il modo di vivere insieme, come vi capite tra voi, come vi accettate, gli scherzi, la voglia di sapere, il lavoro insieme e l’impegno e la fede in quello che credete, dove il Signore vi ha chiamato – nella Compagnia. La partenza da Genova era difficile, perché mi sentivo privata del tempo che avremmo vissuto insieme come madre e il figlio, se tu non avessi scelto la vita religiosa. Ma nel mio cuore so e sto accettando il fatto che lì ti piace, ti trovi bene, e che devo accettare la tua e la volontà di Dio. Diventare il religioso in questi tempi matti è una decisione eroica per voi giovani. Per questo tutto il rispetto, per voi e per i vostri superiori. La vita vi porterà qualcosa di bello sicuramente, e con l’aiuto di s. Ignazio e il buon Dio tutto andrà bene. Aiuta anche ad avere la cura spirituale e il cibo così buono. Alla fine, sono un po’ gelosa ai gesuiti di averti, ma se sono contenti di te e tu con loro, tutto è bene.”

„Ancora adesso penso al tempo trascorso con te e con voi con gioia e gratitudine! La vostra comunità è un buon esempio di comprensione delle relazioni umane; si possono sviluppare relazioni umane adulte e profonde. Credo di aver capito cosa e perché state facendo lì ora. Grazie per avermi portato in città, mi è piaciuto molto, siamo appassionati di città antiche, soprattutto nel Mediterraneo. La funicolare è fantastica. Grazie per la grande ospitalità, l’alloggio e l’ottimo cibo, soprattutto i buoni gesuiti italiani non hanno lesinato sulle bevande.”

“Il viaggio a Genova è stato pieno di sentimenti. Quando siamo arrivati ci stavano aspettando Primož e Nace. Alla vista delle loro facce felici siamo diventati felici e più tranquilli. Ci siamo sentiti improvvisamente rassicurati dal fatto che Primož stesse bene, fosse felice e fosse in mani sicure. I giorni successivi sono stati trascorsi in comunità e con nostro figlio. I momenti più memorabili sono stati gli incontri con i genitori, in cui ci siamo scambiati sentimenti genuini e sinceri. Anche la presentazione dei ragazzi e del Maestro è stata interessante, perché ci ha permesso di conoscere meglio la vita dei gesuiti. Siamo rimasti colpiti anche dal servizio. Ma i momenti che abbiamo avuto per noi stessi – come famiglia – sono stati indimenticabili e profondamente impressi nella nostra memoria. Così siamo tornati a casa pieni di gratitudine e con un senso di pace.”

“Grazie per la possibilità di aver potuto visitare il nostro figlio e passare un weekend insieme a voi. Siamo grati per l’alloggio e lo squisito cibo, servizio. È stato bello vedere l’entusiasmo dei ragazzi, le loro buone relazioni fra gli uni e gli altri, la loro sincerità. Abbiamo potuto vedere la loro vita quotidiana, conoscere meglio i principi dell’ordine e la sua mentalità. Grazie per l’organizzazione e l’ospitalità.”

“Ho rivisto mio figlio. Mi mancava vederlo così luminoso. In un attimo si sono silenziate tutte le mie ansie e tutte le mie domande hanno trovato risposta. L’ho visto vivere la vita che desiderava, ho visto gli spazi in cui trascorre le sue giornate, ho visto la comunità dei ragazzi e dei loro formatori e ho capito fino in fondo. Rientrata a casa non ho più sentito la sua mancanza: quando penso a lui me lo immagino in Cappella a pregare, a tavola con gli altri, nella sua stanza, nell’orto o nel parco, con gli altri, con l’attenta guida di persone capaci di cogliere le sfumature di ciascuno di loro. Ora sento una serenità profonda, il percorso sarà ancora lungo ma ho percepito la sua motivazione a proseguire e devo ringraziare il Signore che gli ha indicato la Via per vivere pienamente la sua vita.”

Nuovi occhi

Vedere con occhi nuovi

28 Set 2019

Sono tornata quest’anno a Genova a ”Villa Sant’Ignazio”,in occasione dei voti dei novizi del secondo anno, dopo avervi accompagnato mio figlio Pietro due anni fa. I due giorni trascorsi al Noviziato sono stati colmi di grazia che mi si è manifestata attraverso l’importante avvenimento, gli incontri con i novizi e i loro genitori e con i formatori della comunità.

La sorpresa più grande è stata quella di riscoprirmi una persona nuova, con un atteggiamento profondamente cambiato rispetto a due anni fa, quando mio marito ed io abbiamo accompagnato nostro figlio ed ero molto in ansia per la scelta di vita che Pietro si apprestava a fare. Padre Agostino, che non per niente è il maestro dei novizi , ha immediatamente colto questo mio cambiamento non appena ci ha accolto.

Adesso, appena arrivata, riesco ad apprezzare tutta la bellezza dell’incantevole panorama che offre “Villa Sant’Ignazio”, posizionata in altitudine rispetto al golfo di Genova, e rimango compiaciuta dall’accoglienza dei novizi per l’attenzione e il garbo che dimostrano nei confronti di noi genitori.

Il giorno dei voti, prima della funzione religiosa, mio figlio aveva una luce speciale nel suo sguardo che rendeva il suo volto particolarmente luminoso e disteso. Tutti i novizi erano accomunati dalla stessa gioia che traspariva dai loro volti e li rendeva tutti ugualmente “belli “. E’ stato un susseguirsi di momenti di grandi emozioni, vissute in comunione con gli altri parenti dei novizi.

Vedere i sei novizi che si stringono insieme a parlare, uniti nella gioia per il passo che stanno per compiere e nello stesso tempo ascoltare la sorella di uno di loro che, rivolgendosi a me e a mio marito dal banco davanti al nostro nella chiesa del Gesù dice : “sono tutti belli”, è stato come assistere ad una bellissima sinfonia, dove tutte le note risultano perfettamente in accordo tra di loro e danno pienamente valore le une alle altre.
Sicuramente non è possibile descrivere la ricchezza di un tale momento di piena e gioiosa condivisione tra i novizi, protesi tutti verso l’abbraccio del Signore e della Compagnia che li accoglierà pienamente dopo i voti , e con i loro parenti.

Viene spontaneo pensare con gratitudine all’importante lavoro svolto, in questi due anni, dai formatori della comunità, che hanno sostenuto e rinvigorito di giorno in giorno i buoni propositi di questi ragazzi educandoli anche alla condivisione. D’altra parte, dopo i voti, nella serata dei festeggiamenti, abbiamo visto i novizi, in completa armonia tra di loro, ringraziare i loro formatori affettuosamente e non senza anche qualche momento di garbato umorismo, così da ricordarci che pur essendo distinti, unico è il cammino di vita che intendono percorrere i sei novizi.

Dei due giorni trascorsi in noviziato soprattutto non dimenticherò quanto ho vissuto e condiviso con le altre mamme: un dialogo rasserenante e gioioso; uno sguardo compiaciuto e sereno, un gentile e affettuoso apprezzamento (“sono tutti ugualmente bravi”), la carica di generosità e di amore; e la decisa affermazione “Dai, è una cosa bella !”.

Patrizia Coppa

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