Un mese dopo l’ingresso in noviziato, il maestro ha assegnato a ciascun novizio di primo anno un servizio da svolgere all’esterno della casa. Un piccolo assaggio di vita apostolica. Sono stato inviato nel gruppo scout che si riunisce presso la parrocchia di Santa Maria di Castello: il Genova 40, presso il quale partecipo alle attività del Clan, un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 17 e i 21 anni.
Lo scautismo si ispira fortemente al valore della strada. Camminare a lungo permette di conoscere, dominare e superare i propri limiti e dà il gusto dell’avventura. Portando a lungo lo zaino e pernottando in posti diversi e lontani fra loro, è possibile imparare l’essenzialità intesa come capacità di vivere avendo a disposizione lo stretto necessario. Camminare nella natura è un momento privilegiato di incontro con Dio. D’altra parte, la compagnia degli altri insegna la gioia di stare insieme, l’amicizia, la fraternità, la solidarietà e l’accoglienza. Infine la strada aiuta a vivere momenti di silenzio nei quali è possibile pensare e riflettere sul proprio percorso personale di crescita.
In occasione del triduo pasquale abbiamo organizzato un cammino di tre giorni lungo la via francigena, un’antica via che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia, recentemente riscoperta dai moderni viandanti.
Partiti di buon mattino il giovedì santo, abbiamo raggiunto Massa in treno. Lì ha avuto inizio il nostro cammino; una volta usciti dal centro della città abbiamo potuto ammirare le famose cave di marmo e i cantieri di lavorazione di questo pregiato materiale. Procedendo lungo il sentiero ci siamo imbattuti nella Rocca Malaspina, una fortificazione medievale che fungeva da antica sede dei sovrani della città. Il percorso ci ha poi riservato un’alternanza di bellezze naturali ed artistiche. Agli stupendi paesaggi collinari della Toscana si alternavano ingressi in magnifici paesini. Abbiamo apprezzato soprattutto Pietrasanta e il suo magnifico Duomo. Alla fine della giornata di cammino abbiamo passato la notte a Camaiore, alloggiando nei locali di una parrocchia di campagna, ovviamente per terra e nei sacchi a pelo. L’indomani ci siamo diretti a Lucca, un vero gioiellino, che abbiamo avuto il piacere di visitare sia di notte che di giorno, godendo così di bellezza del calibro di Piazza dell’Anfiteatro e della chiesa di San Michele in Foro. Ritornati a Genova abbiamo concluso il triduo partecipando alla veglia di Pasqua a Santa Maria di Castello.
Ritemprato da questi tre giorni stupendi ho fatto rientro in Noviziato per festeggiare la Pasqua con i miei compagni, grato al Signore per quanto ricevuto.