Il pellegrinaggio in povertà è l’esperimento che desta più curiosità in genere. La finalità è quella di crescere nella fiducia nel Dio Provvidente, senza portare con sé dunque né denaro, né provviste, ma mettendo nello zaino solo ciò che è essenziale. Si affronta a due a due, avendo un punto di partenza e una meta da raggiungere, in un massimo di quindici giorni. Si tratterà di domandare ogni giorno cibo e ospitalità, presentandosi come semplici pellegrini, senza accettare denaro o provviste e accogliendo quanto arriverà, anche un rifiuto. è esperienza di gratuità, generosità, uscita da se stessi. È una scuola di speranza in Dio, che sa ciò di cui abbiamo bisogno: quindi senza cercare sicurezze e comodità, senza sottrarsi in ogni modo ai disagi, nel mangiare o nel dormire.
Per sapere di più sugli esperimenti del noviziato, clicca qui.