GESUITI noviziato
Noviziato della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù
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Rajmund Haraszti

 

DODICI ANNI DOPO…

Because the road was steep and long

And through a dark and lonely land,

God set upon my lips a song

And put a lantern in my hand.

(Joyce Kilmer)

Eccomi, Rajmund Haraszti, entrato nel noviziato il 5 ottobre 2024. Il fatto che sono nato in inverno (per la precisione il 29 gennaio 1994) avrà avuto un impatto su di me, nel senso che amo tutte le cose legate all’inverno: il freddo, la neve, lo sci e la stagione scura dell’anno.

Oltre alla data della mia nascita, anche il luogo della mia crescita mi ha influenzato definitivamente. Sono cresciuto a Sopron, una città splendida dell’Ungheria del Nord-ovest, direttamente al confine con l’Austria. Avendo sempre avuto un contatto intenso con un altro paese e con la gente che parla una lingua differente dalla mia lingua madre, mi sono sempre trovato molto bene con gli stranieri e mi è sempre piaciuto stare all’estero. Quindi, non è sorprendente che mi trovi molto bene anche adesso, nel noviziato a Genova – sebbene io appartenga alla Provincia Ungherese.

Vengo da una famiglia abbastanza piccola: sono cresciuto con mia mamma, mio fratello e i miei nonni materni. Siamo sempre stati cattolici praticanti, siamo sempre andati alla messa la domenica –ma altrimenti niente di particolare. Non è mai stata la parrocchia che è diventata la mia seconda casa. Invece il conservatorio sì.

A dieci anni ho cominciato a suonare il clarinetto, e durante la scuola media e poi al liceo, la musica è diventata gradualmente la cosa più importante per me. Quindi, dopo l’esame di maturità, mi sono candidato e sono stato ammesso al Conservatorio di Musica Béla Bartók a Budapest.

Allo stesso tempo, negli ultimi anni del liceo e durante i miei studi musicali a Budapest, il Signore mi ha seminato il pensiero di farmi prete. E con questo, è cominciato un periodo di indugio di ben 12 anni in cui il mio motto era: “Alla fine, comunque, mi farò prete – ma prima…!” Sì, prima volevo realizzare i miei propri progetti, non quelli di Dio.

Al conservatorio, invece, ho dovuto riconoscere che il mio talento non bastava per fare una gran carriera come musicista. Perciò, ho deciso di tornare alla mia altra gran passione: le lingue straniere. Quindi, dopo il conservatorio mi sono iscritto all’università ELTE a Budapest dove ho fatto la laurea triennale e magistrale nelle lingue scandinave.

Durante gli studi universitari ho abitato nel collegio dei gesuiti dove ho conosciuto, oltre ai miei migliori amici, i gesuiti. Avvicinandomi alla laurea magistrale, mi permettevo sempre di più di pensare che potrei diventare gesuita anch’io. Però, c’era ancora uno dei miei propri progetti da realizzare…

Iniziando i miei studi, ho iniziato anche a sognare di andare a vivere nella Norvegia del Nord. E grazie a una borsa di studi, nel 2020, alla fine sono veramente finito a Tromsø, il capoluogo della regione più al nord della Norvegia dove ho vissuto per tre anni meravigliosi.

Ma il nostro Signore non voleva lasciarmi in pace lassù. In fondo del mio cuore, sentivo sempre che né la carriera come musicista, linguista o interprete, né la Norvegia sarà la mia ultima stazione – anche se amavo tutto ciò di cui mi occupavo. Quindi, nel 2023 sono tornato in Ungheria per fare un anno di discernimento dai gesuiti, e alla fine ho deciso di fare il passo successivo: candidarmi nella Compagnia di Gesù.

Per il momento, mi pare che il nostro Signore, finalmente, mi lasci in pace – nel senso che, dopo gli ultimi 12 anni, non sento più il rimorso per ignorare la chiamata di Dio. E, del resto, mi sento proprio a casa tra e con i confratelli provenienti da diversi paesi.

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