Caro Aspirante Novizio,
Ottobre si avvicina .. Con una punta di simpatia ti osservo in preda a mille dubbi: partire o non partire? Chi me lo fa fare? Sarò all’altezza? Non è un rischio troppo grande? Come dirlo a parenti e amici?
A dir la verità i motivi per non partire abbondano … La vita comoda, la libertà di fare quello che si vuole, i weekend liberi, l’autonomia economica sono tutte dimensioni che in noviziato puoi pure sognarti.
Non è il caso ora di parlare delle regole del discernimento di Sant’Ignazio; a Dio piacendo, avrai modo di sbizzarrirti, incespicando traballante nell’arte di prendere una giusta scelta. Per di più, se in questo momento ti lasci guidare con fiducia e onestà dal tuo accompagnatore vocazionale sei già a buon punto.
Vorrei solo consigliarti di non lasciarti frenare da ostacoli e paure che, benché legittime, possono oscurare la bellezza di un viaggio di autenticità e pienezza. Cosa c’è di più bello nell’intraprendere un cammino di gioia per crescere ogni giorno di più in libertà di amare? Questo è il noviziato secondo me; non solo una gabbia di matti, ma una commedia umana in cui imparare a guardare la realtà con occhi nuovi e a vivere la relazione con il Signore come il centro di una vita autentica e libera dalla schiavitù soffocante del proprio ego. E il banco di prova di questa maturazione umana e spirituale è la vita comunitaria, un elemento affascinante, complesso e non privo di difficoltà. Certo possono volare i coltelli tra un novizio e l’altro, ma per ora in noviziato non è morto nessuno. I novizi dopo tutto sono ragazzi normali, come te, non sant’uomini che ricevono regolari apparizioni di uno o più membri della Sacra Famiglia.
Iniziare a vedere la diversità non come una minaccia ma come un’opportunità, e l’altro come una ricchezza da accogliere e amare anche a costo di piccole rinunce personali è un gioco che vale la candela, un gioco con cui costruire la propria liberà interiore. E tutto questo alla luce della preghiera e dell’incontro personale con Dio.
E conoscere te stesso e i tuoi limiti nella quotidianità dei lavori domestici è un altro bel viaggio. Ricordo con una certa vergogna quando zappando in giardino, la felice illusione di aver trovato il petrolio è presto sostituita dall’amara consapevolezza di avere solo falciato un tubo dell’acqua. Un’altra volta noto un novizio interrogarsi sul perché dell’arrestarsi improvviso del tosaerba. C’è voluto un po’ di tempo prima di capire che aveva appena tranciato il cavo elettrico con conseguente black out in tutta la casa… Anche per chi viene da altri paesi è una sfida continua tra differenze linguistiche e culturali. Un novizio sloveno a una graziosa ospite del noviziato che con curiosità gli chiede “sei vegetariano”, risponde con un improprio “no sono sloveno”.
Allo stesso tempo non manca l’incanto di scoprire talenti di cui nemmeno sospetti l’esistenza. E poi la bellezza di crescere in amicizie e relazioni profonde, autentiche proprio perché frutto di incontro e accoglienza. E i momenti di svago e di gioia sono numerosi tra escursioni comunitarie, esperienze estive, incontri, risate, partite di pallavolo e ping pong, letture interessanti …
Insomma se ti senti confermato nella tua scelta ma pensi che il noviziato sia un ostacolo troppo grande per te non temere, buttati, fidati e gioca senza riserve la tua partita … E se devi ancora dirlo alla tua ragazza, beh forse è il caso di cominciare a parlargliene =) …
Ora ti saluto e in bocca al lupo!
Piero
PS
Se Dio vuole, a settembre dovrei pronunciare i primi voti, tappa conclusiva del noviziato! Intanto mi affido alle tue preghiere, assieme agli altri 5 novizi del secondo anno in cammino per quella meta!