Potrebbe sembrare l’inizio di una barzelletta, ma è il resoconto del mio ultimo esperimento in noviziato. Vengo inviato per la quaresima a Milano, città che ha esercitato sempre sentimenti contrastanti. Esperienza bella, ricca, emozionante, in cui, vivendo nella comunità di Villapizzone, verifico i desideri fin qui maturati. La comunità è accogliente. Trovo uomini che rendono davvero accattivante la loro vita di religiosi, condividendo la quotidianità con famiglie e giovani in cammino, all’insegna della Parola di Dio.
Ma la sorpresa più bella è quando mi viene comunicato che passerò la settimana di Pasqua a Selva di Val Gardena. É uno dei luoghi del cuore, dove ho conosciuto per la prima volta i gesuiti e seguito uno dei corsi estivi per giovani.
I monti sono ancora innevati, ma il sole benedice ogni giorno le cime di luce. Circondato da quell’atmosfera, mi sento in armonia con il creato. Poi, avviene ciò che non mi sarei mai aspettato.
La parrocchia di Selva è frequentata durante tutto il triduo. Giovani, adolescenti, bambini, famiglie. Una delle voci che si sentono più spesso di questi tempi è il progressivo allontanamento dalla fede. Non è ciò che sperimento. La Pasqua vissuta in questo clima diventa un’esperienza di resurrezione. Ogni celebrazione è accompagnata dai canti dei diversi cori parrocchiali. Dalle loro voci, da tutta la valle, si eleva una voce che aumenta in me fiducia e speranza.
Un dono davvero inaspettato.
2021-04-24 Pasquale Landolfi – novizio del secondo anno