Sabato 24 settembre quattro ragazzi hanno fatto i primi voti presso la Chiesa del Gesù di Genova.
Il padre provinciale che ha presieduto la celebrazione liturgica, durante l’omelia ha ricordato ai quattro Novizi e a tutti i presenti, che i voti sono un mezzo attraverso il quale il gesuita è chiamato, nella risposta alla vocazione battesimale, a vivere il fine per cui la Compagnia di Gesù è nata.
La Chiesa oggi vive un tempo di grande esortazione a vivere la prossimità ai fratelli, ma il rischio è quello di perdere la propria unione con Cristo. Non si può dimenticare che possiamo essere realmente vicini ai fratelli soltanto se siamo uniti a Cristo.
Per il gesuita la vita attiva è il luogo nel quale trovare Dio ed essere unito a Lui.
Mentre un monaco vive la relazione con il Signore nel silenzio di una cella, l’unione con Dio il gesuita la vive cercando e trovando la volontà del Padre e mettendola in pratica nella vita ordinaria. La mistica del servizio ignaziana parte dall’esperienza degli Esercizi Spirituali e si sviluppa con la pratica dell’esame della giornata e con la concretizzazione degli Esercizi.
Sia il monaco che il gesuita vivono vie differenti, ed entrambe veritiere, nella ricerca della pienezza nel Signore.
Inoltre p. Gianfranco (provinciale italiano) ha continuato ricordando che l’unione con Cristo non si raggiunge con i voti e non è qualcosa di statico, che quando si raggiunge si mantiene inalterata, ma ha ricordato ai novizi che nella vita si incontreranno sempre difficoltà, ma come dice san Paolo nulla potrà separarci dall’amore di Dio (cfr. Rm 8, 35.37-39).
Cristo ci dona la possibilità di seguirlo, ma questo deve essere un vivere una imitazione esterna, ma è un invito a essere CO-AUTORI di un servizio che doni vita.
Infine ha ricordato ai quatto Novizi che nell’impegno di seguire Cristo sotto il vessillo della croce, nelle difficoltà che questo comporta, si trova Maria, come compagna e madre amorevole che ci sostiene in questo pellegrinare verso la pienezza nel Signore.
P. Agostino Caletti, superiore del Noviziato, al termine della funzione ha ricordato a tutti i presenti che il regalo più grande che si possa fare ai quattro Novizi che hanno fatto i voti è quello di continuare a pregare per loro.
Il prossimo martedì i quattro Novizi partiranno per Roma per la successiva tappa di formazione.