Mi chiamo Klodjan Pllumaj e sono nato il 12 febbraio 2003 a Selcë, Kelmend, nella regione della Malesia e Madhe, Scutari, nel nord dell’Albania. Fin da giovane ho nutrito una profonda passione per la comunicazione e il giornalismo, che mi ha guidato nel mio percorso accademico presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università “Luigj Gurakuqi” di Scutari, dove ho conseguito la laurea in Giornalismo e Comunicazione.
Provengo da una famiglia composta da mia madre e dai miei due fratelli. La perdita di mio padre, avvenuta il 29 settembre 2023 a New York, ha rappresentato un momento di grande dolore e riflessione nella mia vita.
Il mio cammino spirituale non è stato lineare. Per un periodo mi ero allontanato dalla vita ecclesiale e avevo smarrito la fede nell’esistenza di Dio. È stato in modo del tutto inatteso che ho incontrato i Gesuiti, una comunità molto presente a Scutari grazie alla scuola che gestiscono, ma che fino ad allora non avevo mai conosciuto personalmente.
Ciò che mi ha profondamente toccato è stato il loro stile di accoglienza: non mi sono mai sentito giudicato, nonostante il mio vissuto. L’approccio spirituale ignaziano, in particolare l’esame di coscienza e la preghiera ignaziana, ha avuto un effetto trasformativo su di me. Posso affermare con piena convinzione che questa spiritualità ha risvegliato in me una nuova consapevolezza e ha cambiato radicalmente il mio modo di vedere me stesso e il mondo che mi circonda.
Dopo sette mesi vissuti intensamente, posso dire di avere nel cuore tanti volti, tante parole, piccoli grandi gesti, emozioni e una maggiore consapevolezza di ciò in cui credo e dei valori che desidero portare avanti.
Dopo aver conosciuto i Gesuiti e aver iniziato un cammino di discernimento con loro, mi hanno proposto di fare un’esperienza a Trento, presso Villa Sant’Ignazio, in una realtà sociale ispirata alla spiritualità ignaziana. L’obiettivo era duplice: da un lato imparare la lingua italiana, dall’altro vivere un’esperienza concreta in mezzo a tante persone provenienti da ambienti diversi.
Quello che ho trovato a Trento è stato molto più di quanto mi aspettassi: ho scoperto un mondo pieno di colori, un universo di diversità che mi ha permesso di incontrare me stesso, di conoscermi più a fondo e di comprendere cosa desidero fare della mia vita.
Un ringraziamento speciale va al mio padre spirituale, Alberto Remondini SJ, che mi ha accolto e accompagnato con pazienza, accettandomi per ciò che sono e permettendomi di essere autenticamente me stesso. A Villa Sant’Ignazio ho scoperto l’importanza di darsi tempo, soprattutto nella relazione con l’altro. Ho imparato la bellezza del fare insieme, anche nelle cose più semplici. La condivisione di momenti gioiosi e spensierati, ma anche di quelli più difficili, è diventata parte integrante della mia quotidianità.
Oggi proseguo il mio cammino con gratitudine, cercando di vivere ogni giorno con autenticità, apertura e una fede rinnovata.
