Tra il 16-18 marzo i novizi del primo anno hanno avuto un sintetico, ma importante corso di liturgia sotto la guida di P. Massimo Marelli.
Il titolo proposto, “celebrare con arte” è stato un invito ad approfondire il fatto che la liturgia non è un concetto, ma un’esperienza, perciò in virtù del Battesimo tutti sono chiamati ad essere uomini liturgici. Alla domanda iniziale “Che cos’è per me la liturgia?” ognuno di noi ha risposto a partire dalla sua esperienza e dal contesto ecclesiale in cui è vissuto: espressione della fede, celebrazione, regole, rubriche-rubricismo, ecc.
Gradualmente siamo stati introdotti nelle tematiche più importanti del corso, dalla Riforma liturgica al concetto di celebrazione e di luogo liturgico per arrivare a parlare della preghiera eucaristica (anafora) nelle diverse tradizioni liturgiche. Una scoperta interessante è stato vedere il profondo significato simbolico della liturgia: ogni parola, gesto, rituale ed espressione artistica è portatore di un messaggio, che ci aiuta a ripercorrere i momenti importanti della vita di Cristo. Non avrei mai pensato che la struttura architettonica di una chiesa simboleggiasse il percorso di salvezza dell’uomo.
Il corso di liturgia appena fatto è un altro gradino nell’edificio della nostra formazione di novizi, che apre diverse prospettive non solo al livello teorico, ma anche della prassi liturgica.