Lo scorso fine settimana, la comunità del Noviziato a Genova ha visto riunirsi diversi Gesuiti della Provincia EUM e alcuni dei nostri parenti più stretti con l’intenzione di accompagnarci e sostenerci nella celebrazione di uno dei passaggi più significativi della vita religiosa: la professione dei primi voti.
Questo momento ha messo in moto diverse persone che, con grande generosità e disponibilità, si sono date da fare affinché tutta la preparazione potesse trovare l’apice nella bellissima Messa celebrata dal Provinciale, P. Roberto Del Riccio, lo scorso sabato nella Chiesa del Gesù (Genova), ricordando in modo particolare l’impegno profuso dai nostri compagni novizi del primo anno. Assieme ai nostri desideri e sentimenti, vissuti durante la Messa, si sono intrecciati quelli di tanti amici Genovesi che sono venuti per festeggiare e condividere questo nuovo inizio con noi. Questo spirito di lode e di ringraziamento si è rispecchiato anche nelle preghiere, talvolta nascoste e silenziose, di tante persone che ci hanno accompagnato da lontano.
Come in tutte le scelte importanti della vita, la scelta in sé svela solamente parte del cammino fatto fino a quel punto. Gran parte del discernimento avviene prima, nonostante continui anche nelle piccole scelte di ogni giorno. Una componente di questo processo consiste proprio nel coltivare e custodire quei semi che la Parola di Dio semina nel cuore. Uno dei semi, che custodisco già da prima della professione dei voti, è caratterizzato dal gesto compiuto dalla donna peccatrice, che troviamo descritto nel capitolo 7 del Vangelo di Luca. La donna si presenta ai piedi di Gesù con un desiderio particolare, cioè, quello di baciare e di cospargere i piedi di Gesù con olio profumato. Ed ecco che Gesù rimane fermo; non ha paura di lasciarsi toccare, baciare ed asciugare i piedi – è più interessato o, direi, preoccupato della reazione del fariseo che comincia a giudicare in cuor suo. L’atteggiamento impassibile del fariseo e la sua paura di giocarsi nella relazione con il Signore si scontrano con il profondo desiderio di relazione, verificatosi nel gesto della donna.
Nel ripercorrere il rito della Messa e nel rileggere la Formula dei primi voti, ho potuto percepire un elemento di analogia tra l’atteggiamento di questa donna e il mio desiderio di diventare compagno di Gesù. Come lei, anch’io ho osato avvicinarmi più a Lui, «mosso dal desiderio» (dalla Formula dei Voti) di offrirmi a Lui e di servirLo per tutta la mia vita nella Compagnia. Come lei, anch’io mi sono inginocchiato davanti a Gesù Eucaristia per fare voto di povertà, castità e obbedienza, scegliendo così di lasciarmi attrarre dal Suo stile di vita. Nonostante io sia lontano dal vivere questo desiderio, credo che questo passaggio abbia trovato nuovamente un posto e una risposta nel Suo desiderio per la mia vita. Questo mi riempie di speranza!